Oceano protagonista nella Vestlandet FOTO JOHAN WILDHAGEN_INNOVATION NORWAY

Se fosse un colore, sarebbe il blu. Quel blu che nella bandiera rappresenta soltanto una striscia crociata, ma riesce a parlare con nettezza di integrità, pulizia e pace. Il campo rosso invece richiama alla vivacità delle accoglienti abitazioni, che – innumerevoli – punteggiano il paesaggio di energia positiva e creatività; e, per estensione, all’oganizzazione e alla capacità degli uomini che le hanno costruite e vi risiedono, e godono di un tenore di vita fra i più elevati al mondo. Il bianco? No, non rappresenta la neve. Chi è stato in Norvegia, a rievocare questo colore simbolo di purezza universale, pensa subito alla luce. Una brillantezza livida, un ossimoro visivo. Un contrasto evidente tra l’aspetto rarefatto e l’efficace potenza. Ecco, se fossero un colore, le luci del Grande Nord rappresenterebbero la più alta interpretazione del bianco: bianco come somma di tutti i colori dello spettro elettromagnetico, dove la luminosità è massima ma la tinta assente.

Alle Lofoten, paesaggio da cartolina FOTO FRITHJOF FURE_INNOVATION NORWAY

La terra dei fiordi, dei paesaggi spettacolari e della natura prorompente, si presenta così all’italiano che la vede per la prima volta: dimenticate i colori mediterranei, ma preparatevi a visioni solenni quanto struggenti. Serviranno abiti comodi e voglia di immergersi in un’atmosfera outdoor che non vi abbandonerà più.

Innanzitutto è bene conoscere un po’ questa terra meravigliosa, e individuare i possibili itinerari anche prima della partenza: la ricchezza dei luoghi, per chi ama la natura, è tale che richiede un’accurata selezione. È la vetrina ufficiale dell’ente del turismo norvegese, in quattordici lingue, che può aiutare il viaggiatore: www.visitnorway.com, nella versione italiana, presenta diversi percorsi di visita, descrive le attrattive delle località, propone offerte promozionali.

Totem di pace sulla catena montuosa Jotunheimen FOTO C.H._INNOVATION NORWAY

A stimolare il vostro gusto, il Paese offre montagne che si tuffano a picco dentro il mare per centinaia di metri, una serie pressoché infinita di scorci paesaggistici e insenature intorno ai celebri fiordi, nel mese di marzo ancora splendide aurore boreali, mentre a partire dal 20 aprile alle isole Svalbard e per tutta l’estate nella Norvegia del nord la suggestione più ricercata dai turisti è lo spettacolo del sole di mezzanotte.

E poi, sarà difficile scegliere, ma questa regione presenta innumerevoli scorci che si possono scoprire attraverso giornate di trekking, escursioni sui ghiacciai – specie nelle montagne a ovest, attività di pesca anche per famiglie, itinerari di cicloturismo e i panorami inconfondibili dell’area meridionale, caratterizzata dalla costa rocciosa e dai piccoli villaggi con le casette tipiche di legno dipinte di bianco.

C’è un luogo, che del territorio norvegese fa parte, che si trova non lontano dalla costa dei fiordi in direzione del Polo ma per un meraviglioso paradosso – che pure presenta precisi riscontri scientifici – regala sempre un clima mite, paragonato alla latitudine. È l’arcipelago delle Lofoten, a nordest del Paese. Qui le acque calde della corrente del Golfo mitigano le temperature marine polari, e consentono all’area di beneficiare di canali aperti per la navigazione per la maggior parte dell’anno.

Insomma, dovunque si scelga di andare, in Norvegia il viaggio è immerso nella natura. Nella zona dei fiordi, citiamo uno per tutti il Sognefjord, che in parte è considerato patrimonio mondiale dall’Unesco (in particolare, il braccio denominato Nærøyfjord).

Nelle campagne le mandrie sono già al pascolo FOTO C.H._INNOVATION NORWAY

Per chi preferisce inoltrarsi ad esplorare l’estremo nord, ci piace segnalare l’altopiano del Finnmark e in particolare la località di Kautokeino, ancora intrisa della cultura sami tradizionale, nella quale vivono circa tremila persone e diecimila renne.

La cosiddetta regione orientale, al di sotto del Circolo Polare Artico, non presenta soltanto la capitale Oslo e la città olimpica Lillehammer, punto di partenza per ogni viaggio nel Paese, ma è anche famosa per le cime alte e selvagge del parco nazionale di Jotunheimen e per la panoramica vallata di Gudbrandsdalen, ricca di aree protette di rilievo (Ormtjernskampen, Dovrefjell, Rondane) e caratterizzata da diversi ambienti, tra cui foreste, alture, corsi d’acqua e terre coltivate, dove sono tutelate una ricca flora e fauna selvatica.

Belvedere spettacolare sul fiordo di Geiranger FOTO C.H._INNOVATION NORWAY

Esiste poi la Norvegia centrale: una regione conosciuta con il nome di Trøndelag, dove i fiumi sono pescosissimi di salmoni. È necessario visitare quest’area attraverso la strada della costa o Kystriksveien, che regala al turista un paesaggio unico e del tutto tipico lungo un percorso di addirittura seicentocinquanta chilometri.

Tappa imperdibile per gli amanti della natura qui è l’isola di Vega, patrimonio dell’umanità segnalato dall’Unesco, nota per la presenza dell’edredone, grande anatra marina selvatica: si può visitare a piedi o in bicicletta.

Ed eccoci nella parte più meridionale del Paese: un’area certo più favorevole per la visita nella bella stagione, dove i norvegesi che non scelgono mete straniere si ritrovano per le loro vacanze estive.

Case galleggianti alle isole Lofoten FOTO C.H._INNOVATION NORWAY

Porti disseminati a ogni angolo, casette bianche sulla costa, litorali rocciosi e ricchi di scogli dalle forme più varie: è la regione di Kristiansand, che presenta anche un interessante parco minerario, dove si possono percorrere quasi duecento metri in uno stretto passaggio nella roccia, osservare minerali e cristalli in esposizione, partecipare ad escursioni nelle cave, ma anche uscire in canoa e pescare.

Quanto scritto basta già per rendere il nostro viaggio speciale. Però è necessario immaginare anche che questa è solo la minima parte. Su un territorio che insiste su una superficie di milleduecento chilometri quadrati, composto da cinque isole di media grandezza emergenti con montagne rocciose a strapiombo sul mare, tutte collegate tra loro – dal 2007 – da un percorso carrabile di costosi ponti e tunnel della strada europea E10, buona parte dell’estensione rimane appannaggio di spettacolari scorci paesaggistici e di larghe porzioni immerse nell’ambiente nordico.

Nella baia di Østfold FOTO TERJE RAKKE_NORDIC LIFE_INNOVATION NORWAY

Siete arrivati fin qui per la fauna selvatica? Allora ogni stagione ha in serbo una chicca: specie nel Nordland, regione particolarmente vocata all’osservazione degli animali nel loro ambiente naturale. Si può organizzare un safari fotografico alla scoperta dell’aquila di mare (soprattutto alle Lofoten), di foche, capodogli e orche, ma anche di alci e renne; le cosiddette scogliere degli uccelli a Røst, Lovund, Nykvåg e Bleiksøya sono l’habitat ideale delle pulcinelle di mare e di numerosissime altre specie di avifauna marina. Da metà maggio a metà settembre è il periodo dell’osservazione delle balene nel mare norvegese del nord, mentre da giugno a settembre il parco nazionale di Dovrefjell organizza safari per incontrare il mitico bue muschiato, mammifero artico sopravvissuto all’ultima era glaciale che vive soltanto in quest’area e in pochi altri luoghi sulla Terra.

Tra poco, da maggio a settembre, l’estate sarà la stagione ideale per un’altra originale proposta di visita, se volete viaggiare in Norvegia sull’acqua: il tour operator Giver Viaggi e Crociere propone numerose combinazioni per scoprire i fiordi a bordo della leggendaria flotta Hurtigruten, il postale costiero. In navigazione, si può arrivare fino alle isole Svalbard.