FROM MY BOOK THE ODYSSEY OF VIPS INTERVIEW WITH FEDERICO MOCCIA / DAL MIO LIBRO L’ODISSEA DEI VIP INTERVISTA A FEDERICO MOCCIA / DE MI LIBRO LA ODISEA DE LOS VIPS ENTREVISTA A FEDERICO MOCCIA

ENGLISH: “When traveling, there are less interesting moments alternating with more pleasant ones. In Thailand, my luggage was stolen, but I have never experienced anything worrying.

The only fun thing was a trip to Germany.
I had five stops and had to present two books, “Three Steps Above Heaven” and “I Want You,” translated into German. I went to Hamburg, Munich, Bremen, and Cologne, but my suitcase did not arrive at the first stop.

Since I had all my stuff inside, I gave instructions to try to get it to the next stop. The first time, I gave the instructions directly at the airport, as my luggage had ended up on a subsequent flight. Unfortunately, they were unable to deliver it to the first hotel. From there, the hotel itself gave instructions to have me followed.

The suitcase chased me from stop to stop, but it always took too long, so each time I had to update the feedback from the suitcase’s itinerary. Each time, its arrival seemed imminent, but since every day I moved from one city to another. We left too early and the suitcase always arrived right after. And it left again, according to the new instructions I gave.

I still solved the discomfort of being left with nothing. The first day I went into a store and bought the foam and the razor blades, toothpaste and toothbrush. And every day I added a purchase and made a new bag purchased for the occasion. At the end of the trip, I had five new shirts, two sweaters, a pair of pants, but the shoes were still the same. It was July 2007, fortunately it was hot and I didn’t have to buy heavy clothes.

I didn’t get nervous about it, it’s a stupid thing. When I feel good about myself, I feel good with something or without it. I know that you can lose control and ruin your trip. Not me. Even at the airport I smiled because the suitcase arrived on the last day, basically it went around Europe too, coming back to Italy with me practically without ever having been opened.

 

ITALIANO “Durante i viaggi capita che ci siano momenti meno interessanti alternati a momenti più piacevoli.

In Thailandia mi hanno rubato i bagagli, ma cose preoccupanti non ne ho mai vissuti.

L’unica cosa divertente è stato un viaggio in Germania. Facevo cinque tappe e dovevo presentare due libri “Tre metri sopra il cielo” e “Ho voglia di te”, tradotti in lingua tedesca. Ho fatto Amburgo, Monaco, Brema e Colonia, ma la mia valigia non è arrivata alla prima tappa.

Siccome avevo tutta la mia roba dentro, ho dato istruzioni che provassero a farmela pervenire alla tappa successiva. La prima volta, le istruzioni le avevo date direttamente all’aeroporto, in quanto il mio bagaglio era finito in un volo successivo. Purtroppo non ce l’hanno fatta a consegnarmela nel primo albergo. Da qui lo stesso hotel ha dato istruzioni per farmi seguire.

La valigia mi rincorreva di tappa in tappa, ma ci metteva sempre troppo tempo per cui ogni volta c’era la necessità di aggiornare il feed back dall’itinerario della valigia. Ogni volta sembrava imminente il suo arrivo, ma siccome ogni giorno io mi muovevo da una città all’altra. Noi partivamo troppo presto e la valigia arrivava sempre subito dopo. E ripartiva, secondo le nuove istruzioni che davo io.

Ho comunque risolto il disagio di essere rimasto senza niente. Il primo giorno sono entrato in un negozio e ho comprato la schiuma e le lamette, dentrificio e spazzolino. E ogni giorno aggiungevo un acquisto e formavo una nuova sacca acquistata per l’occasione. Alla fine del viaggio, avevo cinque camicie nuove, due maglioni, un pantalone, ma le scarpe sono rimaste sempre quelle. Era luglio del 2007, fortunatamente faceva caldo e non ho dovuto comprare capi pesanti.

Non mi sono innervosito per questo, è una cosa stupida. Quando sto bene con me stesso, sto bene sia con una cosa che senza. So che si può perdere il controllo e rovinarsi il viaggio. Io no. Anche all’aeroporto ho fatto un sorriso perché la valigia è arrivata l’ultimo giorno, in pratica ha fatto un giro per l’Europa anche lei tornando in Italia con me praticamente senza essere stata mai aperta.¨

ESPAÑOL:  Al viajar, hay momentos menos interesantes que se alternan con otros más agradables. En Tailandia, me robaron el equipaje, pero nunca he vivido nada preocupante.

Lo único divertido fue un viaje a Alemania.
Tuve cinco paradas y tuve que presentar dos libros: “Tres pasos sobre el cielo” y “Te deseo”, traducidos al alemán. Fui a Hamburgo, Múnich, Bremen y Colonia, pero mi maleta no llegó a la primera parada.

Como tenía todas mis cosas dentro, di instrucciones para intentar llevarla a la siguiente parada. La primera vez, di las instrucciones directamente en el aeropuerto, ya que mi equipaje había terminado en un vuelo posterior. Desafortunadamente, no pudieron entregarlo en el primer hotel. Desde allí, el propio hotel dio instrucciones para que me siguieran.

La maleta me persiguió de una parada a otra, pero siempre tardaba demasiado, así que cada vez tenía que actualizar la información del itinerario. Cada vez, su llegada parecía inminente, pero como todos los días me mudaba de una ciudad a otra, salíamos demasiado temprano y… La maleta siempre llegaba justo después. Y volvía a salir, según las nuevas instrucciones que le di.

Aun así, solucioné la incomodidad de quedarme sin nada. El primer día fui a una tienda y compré la espuma, las hojas de afeitar, la pasta de dientes y el cepillo de dientes. Y cada día añadía una compra más y hacía una bolsa nueva, comprada para la ocasión. Al final del viaje, tenía cinco camisas nuevas, dos suéteres, un pantalón, pero los zapatos seguían siendo los mismos. Era julio de 2007; por suerte, hacía calor y no tuve que comprar ropa pesada.

No me puse nervioso, es una tontería. Cuando me siento bien conmigo mismo, me siento bien con algo o sin ello. Sé que se puede perder el control y arruinar el viaje. Yo no. Incluso en el aeropuerto sonreí porque la maleta llegó el último día; básicamente, también dio la vuelta a Europa, volviendo a Italia conmigo prácticamente sin haber sido abierta.