Essendo il Myanmar un paese con un livello di sviluppo economico molto basso, la  presenza dei campi da golf è addirittura inaspettata. Abbiamo selezionato le strutture più interessanti per la storia, il gioco o la collocazione geografica, è importante però segnalare che il clima e le stagioni incidono moltissimo sulla qualità e la manutenzione dei percorsi.

Durante il semestre dei monsoni l’acqua cade abbondantemente fino ad allagare green e fairway mentre, nei mesi successivi, la siccità mette a dura prova la resistenza dei manti erbosi, per cui un campo può essere in ottime condizioni in alcuni periodi dell’anno e notevolmente al di sotto delle aspettative di un golfista europeo, in altri. In ogni caso natura e panorami sono ovunque spettacolari e generosi di emozioni.

Il golf ha fatto la sua comparsa in Myanmar proprio in questo circolo lo Yangon Golf Club, fondato da un gruppo di commercianti ed ufficiali inglesi nel 1909. La gestione del club è rimasta ad appannaggio degli inglesi fino al 1954, quando le consegne vennero passate ai birmani.

Durante il semestre dei monsoni l’acqua cade abbondantemente fino ad allagare green e fairway mentre, nei mesi successivi, la siccità mette a dura prova la resistenza dei manti erbosi

Il percorso che si snoda lungo le pendici di una collina, durante la sua lunga storia ha subito diverse modifiche passando dalle 6.300 iarde (5.760 m.) par 71 del progetto originale alle 7.260 iarde (6.638 m.) par 72 attuali.

Per far fronte ai lunghi periodi di siccità sono stati ricavati diversi laghetti che contribuiscono a rendere il gioco più divertente e le buche sono state seminate con erba Zoysia Japonica. Il campo si caratterizza oltre che per gli ostacoli d’acqua, per i green sopraelevati ed i piccoli, ma profondi ed insidiosi bunker.

Pun Hlaing Golf Club Yangon  ‘The Pride of Myanmar’ questo circolo, situato nella zona pianeggiante a nord ovest di Yangon a circa 45 minuti di distanza dal centro cittadino, è un’altra delle sorprese riservateci dal Myanmar, il suo percorso di 18 buche da campionato, di 7.012 iarde (6.411 m.), costruito nel 1999, è stato infatti progettato e realizzato da Gary Player che sul suo sito web lo ha paragonato per fascino e difficoltà ad Augusta.

Collocato in una splendida baia tra i fiumi Hlaing  e Pun Hlaing, quello del Pun Hlaing Golf Club è un campo ricco di ostacoli d’acqua e grandi bunker. Dai larghi fairway ondulati lo sguardo può spaziare sui bellissimi panorami offerti dal fiume, o scorgere in lontananza la maestosa cupola dorata della pagoda del tempio di Swedagon Paya. Per la sua bellezza e per il prestigio del designer che lo ha ideato, il Pun Hlaing Golf Club è stato definito l’orgoglio del Myanmar.

Per far fronte ai lunghi periodi di siccità sono stati ricavati diversi laghetti e le buche sono state seminate con erba Zoysia Japonica

Il Golf Club Y.C.D.C. (acronimo di Yangon City Development Committee, Comitato di sviluppo cittadino di Yangon) vanta due percorsi di 18 buche da campionato, disegnati dallo Studio Han Golf Master di Kyi Hla Han Presidente dell’Asian tour, completamente differenti tra loro.

Il Silvery Course o Ngwe Taw Thar un par 72 di 7.000 iarde (6.400 m.), aperto nel 1994, che si distende su una vasta piana caratterizzato da larghi fairway e vasti green, ed il Pondy Course o Myakantha della stessa lunghezza del Silvery ma con i fairway più stretti ed ondulati ed i green indecifrabili. Aperto nel 1996 ha ospitato l’Asian PGA negli anni 1998 e 1999.

Situato a circa 10 minuti di auto dalla periferia della città, lo Shwe Taung Golf Club si trova alle falde delle venerate colline di Mandalay punteggiate di templi e pagode. Il circolo è molto vitale ed il campo è piuttosto frequentato dai giocatori locali anche durante i giorni feriali.

Il percorso, 18 buche da campionato par 72 di 6.669 iarde (6.098 m.) che è stato inaugurato nel 1975 è piuttosto piatto ed affida le proprie difese a qualche raro ostacolo d’acqua, agli alberi che costeggiano i fairway ed ai bunker vasti, ma poco profondi che circondano i green. Una buona opportunità per fare score anche osando colpi che altrove costerebbero cari.

Costruito nel 1995 il Bagan Golf Club è il classico esempio di ‘Cattedrale nel Deserto’. Voluto fortemente dai governanti per sfruttare le attrattive turistiche del golf, questo club ha conosciuto il suo momento di massimo splendore nel 1998 quando ha ospitato una tappa dell’Asian PGA.

Siamo in una delle zone più affascinanti, ma più aride del Myanmar ed i progettisti hanno dovuto creare gli ostacoli d’acqua costruendo delle vasche in cemento, della dimensione di un bunker, che conservassero l’acqua che diversamente sarebbe stata rapidamente dispersa nel terreno.

Inutile dire che oggi il percorso di 7.073 iarde (6.467 m.) par 72, seppur interessante nel disegno e nonostante la buona volontà degli addetti, vista la scarsità d’acqua e l’assenza di macchinari per la manutenzione è piuttosto degradato. Impagabile però è l’emozione di giocare circondati dalla bellezza e dalla spiritualità dei 5000 templi buddisti della valle di Bagan.