UN SANTO SENZA NOME, UN CAFFE’ SENZA PORTE E UN PRATO SENZA ERBA

La basilica del santo senza nome

La basilica del santo senza nome

Nuova meta nuovi scenari. Questa volta verso Padova. Una città con un santo senza nome – il famoso patrono della città – un caffè senza porte e un prato senza erba. Due gatti stanno a rappresentare la città veneta. Si tratta della gatta di Sant’Andrea e del bastione della gatta.
Padova, una musa che è riuscita a strappare a Shakespeare queste parole: «Per il grande desiderio che avevo di vedere la Bella Padova, culla delle arti sono arrivato…ed a Padova sono venuto, come chi lascia uno stagno per tuffarsi nel mare, ed a sazietà cerca di placare la sua sete».

Vedremo quali emozioni regalerà a noi.

TRA STELLE, INSETTI, LAGER E CAFFE’ STORICI

I suoi canali rendono Padova simile alla cugina Venezia

I suoi canali rendono Padova simile alla cugina Venezia

Secondo una leggenda presente nell’Eneide, Padova sarebbe stata fondata da Antenore, l’eroe scampato dall’incendio di Troia e sbarcato sulle rive del Mar Adriatico. Misteriosa fin dalla nascita ha mantenuto una carica imperscrutabile sino ad oggi. Sarà forse merito dell’aria cristiano-cattolica che si percepisce grazie ai luoghi di culto dedicati a uno dei più importanti santi italiani!

Si cammina e l’occhio cade su caratteristiche che la rendono unica ma allo stesso tempo simile a tante altre città: molte delle sue vie sono dominate da acque e canali proprio come la “cugina” Venezia; il suo territorio ospita vasti parchi e giardini al punto da renderla una città verde riconosciuta a premiata; i resti delle mura che la proteggono fanno capire le sue origini medievali.

Il nostro viaggio inizia con uno dei simboli della città, il Castello della Specola che ospita l’affascinante museo astronomico. Esso ripercorre la storia dell’astronomia padovana ed europea con strumenti di osservazione del Settecento e cannocchiali di varie provenienze.

Caffè Pedrocchi, il caffè senza porte

Caffè Pedrocchi, il caffè senza porte

La curiosità spinge verso 2500mq di insetti, bachi e api. Si tratta di Esapolis, il più grande insettario d’Italia. Se avete paura di queste animali non andate perché tutti gli esemplari sono vivi!
Grande interesse desta anche il Museo dell’Internamento in memoria dei campi nazisti. Un luogo voluto per ricordare chi ha sofferto ed è morto nei lager. Decisamente toccante.

Al civico 15 di via VIII Febbraio il noto Caffè Pedrocchi. Aperto 24 ore su 24 (ecco il perché del caffè senza porte), per più di un secolo è stato il punto d’incontro di molteplici intellettuali, studenti, accademici e uomini politici.

Una curiosità: tra gli studenti padovani esiste una superstizione secondo la quale non si deve entrare al Caffè Pedrocchi prima di essersi laureati, pena l’impossibilità di conseguire la laurea!

PADOVA BY NIGHT: DALLO SPRITZ HOUR ALLA DANCE MUSIC

Padova a tutto spritz

Padova a tutto spritz

La movida a Padova inizia dalle 19.30; ora di aperitivo e divertimento. In Piazza delle Erbe una moltitudine di studenti ogni sera si trova per compiere questo rito. Un solo alcolico da degustare assieme agli stuzzichini: lo Spritz. Il suo colore arancione è dato dall’unione di vino bianco con Aperol o Campari.

Se dopo l’aperitivo avete fame potete avviarvi verso la Casa del Popolo o all’osteria Al traguardo dove a costi contenuti si può cenare in compagnia.
Per chi ama l’etnico vicino a Piazza della Frutta c’è il ristorante messicano oppure in riviera Tito Livio il giapponese.

Per concludere la serata in pista tutti al Banale, un locale storico a Padova in via Bronzetti.