Lo chiamano il mezzogiorno d’Austria, grazie alla sua favorevole posizione geografica che ne fa la regione più soleggiata del Paese, ed è un territorio che decisamente resta nel cuore al naturalista che abbia la possibilità di visitarlo.

Il Burgenland è un’area di quattromila chilometri quadrati che si estende nel cuore della pianura pannonica, al confine con l’Ungheria, offrendo l’ambiente tipico di quel bassopiano ricco di zone umide che è – in ogni stagione dell’anno – habitat ideale per una ricca biodiversità animale e vegetale, in particolar modo avifauna.

Siamo al centro dell’Europa, in una terra storicamente colonizzata da popolazioni provenienti da sud e da nord, da est e da ovest, ancora oggi abitata da numerose minoranze linguistiche in un coacervo di caratteri e tradizioni. Fino al 1921 territorio ungherese, da allora austriaco, il Burgenland ha resistito al tempo forgiando la sua propria identità di confine, che è il suo tratto distintivo.

Ma alla natura tutto questo non interessa. Il luogo-simbolo della storia locale è infatti un parco transnazionale che ha riunito due Paesi lungamente separati dalla cortina di ferro: il lago di Neusiedl, che si estende per i tre quarti in territorio austriaco e per una minore porzione in quello ungherese, è un’area di elevato interesse biologico inserita nei più importanti programmi di conservazione della natura che la legislazione internazionale abbia prodotto.

Riserva della Biosfera Unesco dal 1977, la prima e più vasta area in Austria protetta dalla convenzione di Ramsar, dal 1993 è tutelata dal Parco Nazionale Transfrontaliero Neusiedler See – Seewinkel, che nel 2001 è divenuto Patrimonio dell’Umanità Unesco: trecentoventi chilometri quadrati di acqua e canneti, dove trovano comoda accoglienza trecentoquarantacinque specie ornitologiche, per citare soltanto l’avifauna. Un paradiso per il birdwatching.

Il lago di Neusiedl è il mare dei viennesi: si raggiunge a un’ora di strada dalla capitale, e imperdibile è la visita in un itinerario cicloturistico che costeggi – sulla pista B10 – un litorale fatto di distese selvatiche ed attenti allevamenti, borghi di fascino e ambienti di assoluto relax.

Si parte dal centro visite di Illmitz, dove è possibile prenotare escursioni guidate con accompagnatori naturalistici e prendere in prestito gratuito i binocoli: un reticolo di sentieri si inoltra nella palude e fin nelle vicinanze del lago, percorribile sia in bicicletta sia a piedi, attraversando cascine e appezzamenti coltivati a vigne ed asparagi, e il paesaggio pianeggiante consente di godere dell’osservazione in numerosi punti, senza arrecare alcun disturbo alla fauna.

Questo ambiente è infatti molto fragile, come tutte le zone umide: il lago è profondo appena un metro, ed è soggetto a frequenti mutamenti a causa dell’elevata evaporazione, che modifica rapidamente l’habitat e crea anche saline o addirittura depressioni secche.

Un suggerimento è quello di alloggiare a Rust, durante il soggiorno naturalistico in Burgenland: è il paese delle cicogne, anch’esso tutelato dall’Unesco per le sue costruzioni barocche perfettamente conservate, dove ogni casa vanta l’ospitalità sul proprio camino di un nido in piena attività, nella stagione estiva, e dove gli animali si sono ormai abituati a convivere in grande naturalezza con l’insediamento umano che li accoglie con entusiasmo e con altrettanto rispetto.

Da mattino a sera, un’intera giornata può essere spesa da un qualsiasi punto di osservazione su una delle panchine del centro, puntando il binocolo sui tetti e partecipando con sorpresa alla vita quotidiana della coppia, a partire dalla cova fino all’età adulta dei piccoli.

Il viaggio nella natura austro-ungarica non può concludersi senza una tappa nel Burgenland meridionale. Qui, in un paesaggio di dolci colline e terreno ferroso buono per il vino blaufränkisch, si trova un habitat ideale per l’allevamento dei bovini Moorochsen – uno dei prodotti tipici della Genussregionen – che pascolano nelle torbiere Zickentaler e nella più grande torbiera dell’area pannonica, Roher Moor, vasta quarantadue ettari.