Inoltrarsi nelle campagne nel cuore dell’Europa e incontrare gli asini addomesticati per i lavori nei campi. Percorrere la costa e trovarvi ancora ampi tratti di spiaggia e borghi non del tutto assoggettati al turismo.

Un ambiente naturale ecologicamente protetto, che regala al visitatore alcune perle meravigliose. Ma anche eventi artigianali d’altri tempi, otto parchi nazionali e numerosi altri di più ridotte dimensioni, in un Paese dalla superficie piuttosto contenuta, che ciononostante ha fatto il pieno di luoghi dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

E poi regioni non scontate, villaggi e paesaggi che sono una sorpresa, attività e avvenimenti di interesse turistico, oltre ad una ricettività che nel tempo si è adeguata per soddisfare la domanda crescente di chi arriva qui per il soggiorno e la visita. È la Croazia, “il Mediterraneo com’era una volta”, se si accoglie l’invito dell’ente promozionale del Paese.

Un viaggio in Croazia alla fine dell’autunno allontana dall’atmosfera classica che di questo Paese europeo si ha, ovvero il mare, le isole e le cittadine sul litorale, restituendo al contempo atmosfere da cartolina che non risparmiano emozioni forti. La ricchezza della natura si fa apprezzare tutto l’anno: gli otto parchi nazionali conservano ambienti assai diversi tra loro, ma allo stesso modo pregevoli.

Un ambiente naturale ecologicamente protetto, che regala al visitatore alcune perle meravigliose, eventi artigianali d’altri tempi e otto parchi nazionali

Nella fascia costiera figurano l’arcipelago con le quattordici isole Brioni, le cascate del fiume Krka, le splendide e bianche isole Incoronate con i loro antichi fari, e parte dell’isola di Meleda nella Dalmazia meridionale; nell’entroterra, dove la regione assume rilievi montuosi, si apprezzano i celebri laghi di Plitvice, le impressionanti gole della Velika e Mala Paklenica in territorio zaratino, l’habitat d’elezione della lince nel massiccio Risnjak, e la parte settentrionale delle Alpi Bebie.

Ma per chi ama il verde la Croazia non è ancora finita. Altri notevoli parchi naturali proteggono la biodiversità di almeno altri dieci angoli di eden, mentre non mancano numerosi giardini storici e due veri e propri monumenti all’orticoltura, come sono gli arboreti di Cannosa, vicino a Ragusa, e di Opeka, non lontano da Varaždin. In totale, un patrimonio che conta quattromilatrecento specie vegetali e altrettante animali.

A proposito di animali: della lince si è accennato, ma non bisogna dimenticare il grifone, che proprio in una delle isole croate mantiene uno dei suoi ultimi habitat naturali; e, se la meta principale è il mare, è frequente l’avvistamento dei delfini, mentre si dice che qui viva ancora la rarissima foca monaca mediterranea, che – nel caso fortunato in cui le stime corrispondano alla realtà – è bene lasciare tranquilla, visto il suo fragile stato di conservazione.

Riserve zoologiche e botaniche ben conservate e protette sono un po’ ovunque, considerata la favorevole posizione geografica della Croazia, situata a cavallo di più regioni biogeografiche, che l’hanno dotata di buone condizioni per una diversità eccezionale continentale, marina e sotterranea. Altre specie protette qui presenti sono l’orso bruno, le cicogne bianche e i cavalli selvatici.

La ricchezza della natura si fa apprezzare tutto l’anno con ambienti assai diversi tra loro, ma allo stesso modo pregevoli

Se siete alla ricerca di altri indirizzi naturalistici, paesaggi mozzafiato sono garantiti dal monte Biokovo a picco sul mare, dalle aree palustri di Kopački Rit in Slavonia, dal remoto e selvaggio arcipelago di Lastovsko Otočje, dalle paludi di Lonjsko Polje annoverate di importanza mondiale dalla Conferenza di Ramsar, dal massiccio montano della Medvednica con i suoi boschi di abete, castagno, faggio e quercia.

Ma anche dai boschi fitti del Papuk, dall’insenatura e dalle falesie di Telašćica sull’Adriatico, dai panorami che si godono dalle alture del Monte Maggiore, dal grande lago Vrana patria di numerosi uccelli selvatici fra cui anatre ed aironi, infine dai canyon carsici di spettacolare bellezza a Žumberak.

Nonostante la Croazia sia conosciuta soprattutto per il mare da sogno, l’autunno qui presenta climi talmente distanti – dalle temperature miti della costa alle nevi dei monti – da regalare una sorta di quinta stagione, che rende gradevole il soggiorno anche da ottobre a dicembre. Una fuga esotica al di là dell’Adriatico.