Una volta, Michael O’Donoghue disse: “Da San Francisco non è mai uscito nulla di importante, fatta eccezione per il Rice-A-Roni“. Chi è stato a San Francisco ben sa che non serve una lista di film indimenticabili per smentire l’umorista statunitense dallo stile nero e tagliente, eppure noi abbiamo deciso di regalarvela comunque. Perché San Francisco NON ha sfornato solo il riso essiccato. Enjoy!

Kim Novak ai piedi del Golden Gate Bridge

La donna che visse due volte (1958, titolo originale: Vertigo)

Questo classico di Alfred Hitchcock non poteva che essere il numero uno della lista. In fondo, San Francisco, con le sue strade vertiginose e la sua atmosfera nebbiosa, non solo è lo scenario perfetto per questo thriller, ma è tanto importante per il film quanto i suoi protagonisti. Gli appassionati riconosceranno il Mission District, la Coit Tower sulla cima Telegraph Hill, il Palace of the Legion of Honor, l’appartamento del detective John “Scottie” Ferguson (James Stewart) al numero 900 di Lombard Street (la famosa “crookedest street in the world”) e il Golden Gate Bridge con ai piedi Fort Point, da cui Madeleine Elster (Kim Novak) si getta nelle acque della Bay Area (e sfido chiunque a trovare una scena migliore girata davanti al famoso “ponte rosso” nell’intera storia cinematografica).

McQueen al volante della Ford Mustang

Bullit (1968)

L’inseguimento automobilistico più celebre e suggestivo della storia del cinema non poteva che vedere la luce proprio lungo i saliscendi delle strade di San Francisco. Le protagoniste? Una Ford Mustang G.T.390 Fastback, guidata dal tenente Frank Bullit (Steve McQueen) e una Dodge Charger R/T 440 Magnum. I fanatici ritroveranno molte di quelle strade a Russian Hill, ma neppure i più scalmanati rallisti della nostra epoca potrebbero ricreare quei folli salti da una strada all’altra: un occhio attento noterà, infatti, che il regista Peter Yates usa strade di San Francisco a volte molto lontane l’una dall’altra, tagliandole e montandole in successione per creare percorsi che percorrere nella realtà richiederebbe un tele trasporto in stile Star Trek.

L’assassino punta la sua vittima dal tetto della Banca d’America

Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (1971)

Che cos’ha San Francisco che la rende lo scenario perfetto per le storie poliziesche? In questo film, il primo della serie dedicata a Dirty Harry (o Harry la Carogna, detto all’italiana), un fatto di cronaca reale che terrorizzò la Baia negli anni Sessanta e Settanta e rese l’Ispettore Callaghan una pietra miliare del genere cinematografico poliziesco. Nel film, oltre alla spettacolare prima scena con vista sulla città dal tetto della Banca d’America (questo è, tra l’altro, il primo film poliziesco a mostrare scene di San Francisco dagli elicotteri), ritroviamo tutta la Bay nel suo grigio splendore: l’ispettore Callaghan (Clint Eastwood) rincorre il serial killer attraverso North Beach e Washington Square, si lancia in un inseguimento all’ultimo fiato intorno alle cabine telefoniche della città e si ritrova al Marina Green, uno dei parchi più grandi della città. I due rivali avranno poi un ultimo incontro al Larkspur Landing, a Nord di San Francisco.

Una mitica Barbra Streisand

Ma papà ti manda sola? (1972, titolo originale: What’s up, Doc?)

Molti pensano che Come Eravamo o Il Principe delle Maree rappresentino il meglio di Barbra Streisand, ma sono ben poca cosa in confronto all’incredibile scena in cui Howard Bannister (Ryan O’Neal) e la svitata Judy Maxwell (Barbra Streisand) rotolano giù per le strade di San Francisco su un carretto delle consegne. Un curiosi†à? Il regista Peter Bogdanovich non ottenne il permesso per guidare le macchine giù per la scalinata di Alta Plaza Park, ma questo non lo fermò dal farlo comunque: i danni agli scalini di cemento sono visibili ancora oggi!

Il Golden Gate Bridge trekkiano

Rotta verso la Terra (1986, titolo originale: Star Trek IV: The Voyage Home)

I Trekkiani già sapranno che San Francisco è il quartier generale della Flotta Stellare e della Federazione dei Pianeti Uniti: molti edifici sono infatti concentrati nella zone Presidio, un parco sulla punta nord della penisola di San Francisco. Certo, durante una visita alla città, il Golden Gate Bridge non sarà distrutto da una tempesta cosmica, né sorvolato (o meglio, “sottovolato”) da uno Sparviero Klingon, ma l’immaginazione tipica di un Trekkiano saprà sicuramente rimediare. E poi si sa, sul grande schermo non tutto è come sembra: il cosiddetto Istituto dei Cetacei di Sausalito è in realtà l’Acquario di Monterey Bay (a 200 km da SF).

La casa di Mrs. Doubtfire

Mrs. Doubtfire (1993)

Ebbene sì, anche Robin Williams ha percorso le strade di San Francisco e non solo nei panni di baby sitter dei suoi propri figli, ma anche in Flubber – Un professore tra le nuvole, Patch Adams e Al di là dei sogni. Nel film ritroviamo molti simboli di San Francisco (il mitico Cable Car, la Transamerica Pyramid, il Bay Bridge, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo), ma non tutti sanno che la casa della famiglia è una tipica “vittoriana” bianca e si trova al numero 2640 di Steiner Street, o che dal suo appartamento da single al numero 1200 di Washington Street, Daniel Hilliard (Robin Williams) vedeva tutta la città. L’attore ha raccontato che durante le riprese del film, andava in giro per le strade di San Francisco travestito da Mrs. Doubtfire e nessuno lo riconosceva.

San Francisco (1936)

Ironicamente, quando si parla di San Francisco nella cinematografia, si dimentica proprio l’omonimo blockbuster della MGM sul tragico terremoto del 1906 che distrusse gran parte della città: San Francisco. Certo, il film è datato (Clark Gable nei panni del proprietario del night club “Paradiso” era ancora un giovinotto) e a tratti pesante (specialmente quando Jeanette MacDonald canta quasi ogni cinque parole!), ma le scene del terremoto e dell’incendio sono ancora molto credibili e la ricostruzione della città mostra alcune immagini senza prezzo del Golden Gate Bridge prima che fosse aperto al traffico nel 1937.