Lo Sri Lanka è una terra dal fascino senza tempo, le cui bellezze naturali — che lo rendono un vero e proprio paradiso dai colori carichi e brillanti — hanno attirato e tuttora attirano non solo pellegrini alla ricerca della loro spiritualità, ma anche registi affamati di successo.

E il successo, alcuni di loro lo hanno trovato, altri… un po’ meno. Tra la grande varietà di film girati (interamente o parzialmente) in Sri Lanka, ne abbiamo selezionati quattro.

Ecco, in ordine, i due migliori e i due peggiori film girati nella “lacrima dell’India”.

I MIGLIORI

Il ponte sul fiume Kwai (1957)

Vincitore di 7 Oscar e uno dei più film di guerra più celebri e celebrati della storia del cinema, Il Ponte sul fiume Kwai, sebbene ambientato in Tailandia, fu girato quasi interamente vicino a Kitulgala, Sri Lanka.

La celebre scena dell’esplosione del ponte (ricreato non in studio, ma dal vero) doveva essere girata il 10 marzo del 1957, in presenza dell’allora Primo Ministro dello Sri Lanka, S.W.R.D. Bandaranaike. Purtroppo, però, Freddy Ford non riuscì ad allontanarsi in tempo dal set e il regista Lead dovette fermare le riprese. Il treno si schiantò contro un generatore dall’altra parte del ponte, ma fu riparato in tempo per essere fatto esplodere il mattino seguente, sotto gli occhi attenti del primo ministro.

Ma non la congiura dell’esplosione del ponte non è finita qui. Secondo la Turner Classic Movies, una vera e propria catastrofe seguì la scena dell’esplosione. Il regista, per assicurarsi la ripresa irripetibile, il regista filmò la scena da diverse angolazioni che inviò poi a Londra a montare. Ma le pellicole andarono perse e iniziò una vera e propria caccia al film a livello mondiale. Furono poi ritrovate una settimana dopo sulla pista di un aeroporto in Cairo miracolosamente non danneggiate dalla lunga esposizione al sole. Che esplosione!

• Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)

Il secondo episodio della saga di Indiana Jones, doveva essere girato nel nord dell’India, ma il governo indiano trovò la trama razzista e offensiva e negò il permesso, forzando il regista Steven Spielberg a trovare un nuova location: Kandy, in Sri Lanka, dove le riprese iniziarono il 18 aprile del 1983.

Ma l’animale sacro dell’isola, l’elefante, non gradì l’intrusione e portò tutt’altro che fortuna alla realizzazione del film.

Il vestito rosso della protagonista Kate Capshaw venne mangiato da un elefante durante le riprese e ricucito d’urgenza dal costumista Anthony Powell. Harrison Ford contrasse un’ernia del disco cavalcando proprio un elefante e, nonostante i disperati tentativi di continuare a girare — sdraiandosi su un letto tra una ripresa e l’altra — dovette essere trasferito all’ospedale Centinela per oltre un mese, rallentando così le riprese. Ma Spielberg non si lasciò intimidire dalla maledizione dell’elefante e fu in grado di completare il film nei tempi e costi previsti.

I PEGGIORI

• Il secondo libro della Giungla: Mowgli e Baloo (1997)

Guarda il trailer originale del film.

Questo non è altro che il prequel del film Mowgli – Il Libro della Giungla (1994), a sua volta ispirato al celebre cartone animato della Walt Disney del 1967.

Non particolarmente amato dalla critica e relativamente povero ai botteghini, le uniche forze del film sono la capacità dell’adolescente Jamie Williams (Mowgli) di riprodurre svariati versi di animali e la scelta della location cinematografica: lo Sri Lanka, con la sua collezione di paesaggi mozzafiato e animali selvaggi. Nel film, infatti, fanno la loro comparsa, tra gli altri, le versioni viventi della pantera Bagheera, il serpente Kaa, l’orso Baloo e l’elefante Dawn Patrol.

• Tarzan – L’Uomo Scimmia (1981)

Rimanendo sui personaggi fittizi della giungla, Mowgli non fu l’unico a vivere le sue avventure nel selvaggio Sri Lanka.

Girato in otto settimane, se non fosse per lo straordinario set, per le scene di nudo della bella Bo Derek (Jane) e per la tartaruga scolpita sull’addome di Miles O’Keefe (Tarzan), “Tarzan – L’Uomo Scimmia” sarebbe stato lasciato nel dimenticatoio della storia del cinema. Invece, con sorpresa perfino del regista stesso, è stato il film di Tarzan che più successo al botteghino ha avuto a suo tempo.