Non vogliamo entrare nell’annosa polemica “voci originali sì, voci doppiate no” (o viceversa), ma dare uno sguardo ad alcune inconfondibili voci prestate agli animali più simpatici dei cartoni animati. L’esperienza in sé pare piaciuta per lo più a tutti gli attori, fatto salvo forse a Rosario Fiorello, che nel film La Marcia dei Pinguini ha trovato noioso il ripetersi simile di quei suoni gutturali da lui riprodotti per fare parlare i tanti uccelli dell’Antartide. Come dargli torto?

Diversa la soddisfazione dell’attore Stefano Accorsi che nel film Il Piccolo Principe ha fatto dire alla volpe battute rese celebri dalla letteratura mondiale per grandi e piccini. Tra queste forse la più famosa, “È solo con il cuore che si può vedere veramente ciò che è essenziale ed invisibile agli occhi”.

Altri animali che ci hanno lasciato allegria sono i pappagalli Blu e Gioiel del film Rio, con la loro storia d’amore doppiata, nella versione italiana,  rispettivamente da Fabio de Luigi e Victoria Cabello. Anche Luciana Litizzetto ha dato la voce ad un animale e per questa esperienza ha scelto di essere una femmina della rara sottospecie dell’orso bruno del Pacifico Occidentale, per la cui sopravvivenza poteva contare soltanto su un maschio della stessa sottospecie, cresciuto però in un circo. Il Dottor Dolittle 2, con la voce della Luciana nazionale nei panni dell’orsa, ha garantito quel valore aggiunto, che pare abbia apprezzato anche Eddie Murphy, tra i protagonisti principali.

Nel film Dobbiamo Parlare di Sergio Rubini, la voce del pesce rosso è stata invece interpretata da Antonio Albanese che, in modo sagace, ha commentato l’azione di una coppia in crisi dopo la scoperta di un tradimento di uno dei due. Mentre nel film Stuart Little, Un Topolino in Gamba, a dare la voce al gattone bianco Fiocco di Neve e al topolino protagonista, si sono cimentati rispettivamente l’inossidabile coppia Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Tra i messaggi vecchi, espressi da Stuart Little in modo nuovo, “In un’epoca in cui non devono esserci più colori, un topolino ci insegna che se vediamo il mondo come una grande casa tutti possono trovare una stanzetta”.

Per chiudere la rassegna ricordiamo il film Lilli e Il Vagabondo, uno dei classici di Walt Disney del 1955, uscito in un’edizione restaurata in cui le voci dei protagonisti, la dolcissima cagnolina e il romantico Vagabondo, sono state reinterpretate, da Margherita Buy e Claudio Amendola. L’attrice ha amato molto l’esperienza al punto da dire, ironicamente, che l’avevano scelta perché ha una faccia da cartone animato. Comunque sia, certamente Lilli ha goduto della voce ideale per fare innamorare il suo meticcio randagio.