L’Osteria Hopfen & Co. a Bolzano sostiene che la nona ‘beatitudine bolzanina’ sia la birra artigianale che essa stessa produce in proprio e, se vi entrerete, oltre ammirare in bella mostra  i relativi macchinari, potrete degustare le diverse qualità delle sue birre artigianali chiara, scura e weizen proposte alla spina nei classici enormi boccali.

Non tutti, però, conoscono le ‘otto beatitudini di Bolzano’ indicate da Th. Hoeniger nel famoso poemetto ottocentesco, e cioè, una casa sotto i Portici, una cantina, una casa per l’estate sull’altopiano del Renon, una panca in chiesa, un palco a teatro, una tomba di famiglia al cimitero, un armadio zeppo di biancheria ed una ragazza bolzanina da sposare. Otto desideri che chiariscono quanto sia pratica l’indole di questa gente di montagna.

Ma l’Osteria Hopfen & Co. ha altre frecce al suo arco per essere scelta da chi arriva a Bolzano e ha piacere di gustare i piatti della tradizione senza spostarsi dal cuore del centro storico. Tra gli antipasti il classico piatto tirolese (con speck, formaggio di malga e salsiccia tirolese), tra i primi piatti i canederli alla birra, o la padella Hopfen (con gli spätzle all’uovo fatti in casa), tra i secondi i würstel bianchi alla bavarese, tutto accompagnato da ottimi Brezen freschi fatti in casa.

Guardando fuori dalle finestre del locale si percepisce la vitalità e l’identità multietnica di questa meravigliosa cittadina situata alla confluenza dei fiumi Isarco e Talvera nell’Adige, perché le vette più belle delle Dolomiti e le splendide valli fanno di Bolzano un ideale luogo d’incontro tra il mondo mediterraneo e quello centro europeo.

Non solo. Dentro l’Osteria, aperta nel 1998 e che per prima ha prodotto in proprio la sua birra, conquista anche la cura con la quale il Menu racconta la storia della casa dove i commensali sono seduti, un edificio costruito circa 800 anni fa come una delle Torri antistanti le mura della città, la cui menzione come Osteria della Campana d’Oro (Goldene Glocke) viene riportata per la prima volta negli annali cittadini intorno al 1600. Cosa potere desiderare di meglio che pranzare dentro un pezzo di Storia?