Si possono percorrere tanti luoghi, in lungo e in largo. Ma pochi sono così luccicanti da abbagliare e pochissimi si attraversano idealmente alla velocità della luce. È quanto accade con Swarovski, nel viaggio dai mille bagliori dei suoi cristalli scintillanti.

Raggiungiamo l’austriaca Wattens, a 20 km da Innsbruck, la piccola località dalla quale tutto é iniziato oltre un secolo fa grazie alla fantasia e al genio di Daniel Swarovski, gioielliere e tagliatore di vetro di origine boema.

A Wattens tutto lo celebra, anche l’omonimo Museo d’Arte, nel complesso di Casa Marie Swarovski, inaugurato nel 1995 in occasione del centenario dell’azienda, il cui design é perfettamente inserito nell’ambiente circostante, concepito come il corpo di un gigante dal verde corpo erboso adagiato sulla riva di un laghetto circondato da un parco e giardini fioriti.

La stessa storia del celebre cigno stilizzato posto su ogni prodotto a garantirne l’autenticità, é frutto della creatività del capostipite che decise di adottarlo in sostituzione della stella alpina utilizzata nei primi anni di produzione.

Se si considera, poi, che la Swarovski Company costituisce oggi il principale produttore al mondo di cristallo tagliato di precisione e che é rimasta un’impresa a conduzione familiare amministrata dalla quarta e quinta generazione della discendenza del fondatore, il viaggio acquista un valore aggiunto straordinario.

Chi però intende immergersi nell’atmosfera Swarovski sin dal pernottamento, dovrà prenotare in uno degli Hotel Adlers di Innsbruck, non solo per potere scegliere tra quello tradizionale, che profuma di legno, o quello modernissimo, tutto vetrato con grande panorama sul centro città, ma perché all’interno di queste due strutture Adlers, la vista avrà modo di compiacersi tra oggetti di design e dettagli luminosi firmati Swarovski. D’altronde la famiglia Schwarzer, proprietaria del marchio Adlers, é sempre stata molto amica della famiglia di Wattens.

Nel visitare la sede e il Museo Swarovski, si scoprono tra l’altro iniziative interessanti, quali addirittura la possibilità di sposarsi dentro il cosiddetto Duomo di Cristallo, una stanza ovale fatta di innumerevoli cristalli riflettenti che renderanno la cerimonia molto suggestiva.

Anche se va detto che nella vicina Vienna, c’é lo shop Swarovski più grande dell’Austria, dove ammirare la famosa cascata di cristalli che appare nel famoso film Ocean 13, commette comunque un errore chi, pensando a Swarovski, si limita a rammentare soltanto la splendida bigiotteria di lusso. Perché oggi l’azienda é diventata punto di riferimento nel mondo anche per la produzione di strumenti

ottici di precisione, di oggettistica per la casa e di complementi e accessori quali borse, gioielli ed orologi disegnati dai grandi stilisti della moda mondiale.

Non a caso, all’interno del Museo, vengono ospitate di volta in volta mostre di artisti contemporanei famosi o emergenti, e l’artista multimediale André Heller ha concepito quattordici ‘camere delle meraviglie’ permanenti quali ambientazioni dedicate ai diversi modi di interpretazione artistica del cristallo. Infine, nel piccolo Teatro interno al ‘gigante verde’ sovente si svolgono performance musicali con interpreti classici e moderni provenienti da ogni parte del pianeta.

Per questo, e molto altro ancora, il mondo Swarovski ha ricevuto in venti anni di vita la visita di oltre 11 milioni di persone, gente curiosa di svelare questi misteri, in primis quello di quanto un vetro misto a piombo possa essere così lucente. Gente disposta a farsi incantare di fronte a tante brillanti meraviglie.