La cattedrale sullo sfondo delle tradizionali piste ciclabili

La cattedrale sullo sfondo delle tradizionali piste ciclabili

Pare che gli olandesi abbiano la fama di essere talmente tirchi da non mettere sotto l’albero natalizio nemmeno il carbone.

Potrebbe sembrare strano quindi scoprire che proprio ad Amsterdam, intorno alla metà del ‘500, è nato il movimento delle Beghine, pie donne che negli anni successivi alle Guerre davano tutto quel che possedevano a chi ne aveva necessità. Molti poveri devono loro la vita.

Le Beghine, il cui fenomeno dopo un periodo di sonnolenza è ripartito il secolo scorso intorno agli anni ’60, erano anche donne molto ingegnose. Quando fu proibito di praticare la religione cattolica si attivarono, passavano la voce dandosi appuntamento nelle cosiddette chiese nascoste. Si ritrovavano così a pregare negli edifici più anonimi, dove come per magia compariva un altare.

Oltre alla loro cappella storica nel cortile dei condomini di proprietà dell’associazione, è rimasta visitabile una speciale chiesa che ha trovato addirittura posto in un attico, all’ultimo piano di una casa qualsiasi. E non importa se sia stata fatta costruire per permettere al figlio di un certo signor Hartman di seguire la vocazione da sacerdote, diversamente poco apprezzata. Quando sarete lassù, decine e decine di scalini alle spalle, vi sentirete inevitabilmente più vicini a Dio.

Amsterdam comunque vi si svelerà un poco alla volta. Non come i famosi tulipani che vi assaliranno appena arriverete con i loro bulbi in vendita già all’aeroporto, con piccolo museo dedicato sul fiume Gaasp, con mercati appositi, con una Tulipomania, iniziata nel 1554 e finita nel 1637, che ha mandato in rovina tantissime famiglie. Infatti, pur di non perdersi l’affare del secolo, c’è stato chi ha venduto casa indebitandosi all’inseguimento di un arricchimento che pareva facile. E a questo punto se sia vero che il tulipano non arriva dalla Turchia ma dall’Afghanistan, come ha sostenuto la nostra preparatissima guida Monica, non sarà più un problema. Difficilmente resisterete a comprarli come souvenir di questa bellissima terra.

Nella piazza Dam il monumento ai caduti della II Guerra

Nella piazza Dam il monumento ai caduti della II Guerra

Amsterdam ha tanti musei curiosi, alcuni veri gioielli come quello sui diamanti dove capirete perché esista il ‘taglio Amsterdam’, la professione di tagliatori risale infatti addirittura al 1590.

Un altro museo, dall’ingresso gratuito, ha il suo enorme salone praticamente in strada e, stupiti, vi troverete esposti splendidi enormi quadri del ‘600, messi al riparo soltanto da un porticato.

Girando per la città medievale, dopo una capatina a piazza Dam e uno sguardo a Nemo, il palazzo/nave, Museo della Scienza, disegnato dal nostro Renzo Piana, sulla vostra strada incontrerete la Torre delle Lacrime, ora adibita a bar, chiamata così perché le moglie vi davano l’addio ai mariti navigatori, alcuni chioschetti che vendono aringhe, molte case storte in quanto erette su abete rosso che a contatto con l’acqua ha marcito. Anche la stazione centrale e il suo palazzo il stile neo-gotico, a dire il vero, è costruita su palafitte, ma il progetto fortunatamente è stato fatto bene.

Sull’acqua dei 100 km di canali sovrastati da 500 ponti del ‘600, vedrete invece una moltitudine di houseboat dai costi allucinanti. L’ultima, di 70 mtq, è stata venduta per 395.000 euro! Rispetto ai comfort che offrono e al fatto che i bimbi ancora prima del pannolino devono convivere con il giubbotto salvagente, si fatica a coglierne l’appeal.

Se siete nei pressi del Canale Dei Signori ricordatevi di dare un’occhiata alla più stretta casa abitata del mondo, soltanto 1,20 mt di larghezza, se invece siete sul Canal Grande, non dimenticate di entrare nel vicino antico Palazzo Navale, oggi trasformato nello splendido Amrath Hotel, conserva ancora la biglietteria visitabile al primo piano e il caffè all’italiana servito nella lounge è uno schianto di sapore.

Questa bandiera fa outing davanti ai negozi

Questa bandiera fa outing davanti ai negozi

E poi, vagabondando, alzate gli occhi ad intercettare i modi divertenti con i quali i negozi si propongono. Siete alla ricerca di una farmacia o di una drogheria? Cercate sul muro lo sbadiglione, una maschera orientale negra con una pillola sulla lingua. Volete rilassarvi o fare acquisti dentro un negozio gay? Basta individuare la bandiera a righe colorate posta fuori dalla porta. Preferite non farvi nauseare dalle zaffate di mariuana fumata dagli altri e volete anche voi curiosare tra qualche prodotto trasgressivo, che, lo imparerete subito, di trasgressivo ad Amsterdam non ha nulla? Entrate dove leggerete Magic Mushrooms. Qui si vendono dai funghi allucinogeni ai tabacchi ancestrali.

Ma non provate a cercare il vecchio caratteristico ufficio postale con le tre torri perché oggi si chiama Magna Plaza ed è diventato un mega centro commerciale superfornitissimo.

Forse quando l’Olanda era una superpotenza commerciale, cioè durante il Secolo d’Oro, per strada ad Amsterdam non si incontravano soltanto giovani, ma adesso è così. Pare che gli anziani siano spariti. Oppure andare in bicicletta è un incredibile elisir di giovinezza.

Queste due ruote sono i veri padroni delle strade, non a caso dispongono anche di parcheggi a più piani. Non importa quale sia la fattezza della bicicletta, con o senza carrellino porta bimbi o cani, tecnologica o antiquata, i negozi pullulano di gadget e di abbigliamento creato ad hoc per questa filosofia di vita.

Una filosofia colorata orange!