Ci si arriva ed è tutto a misura di persona. Siamo a Saas-Fee nel cuore della Svizzera, un altopiano a 1.800 mt con 12 altissime vette a fargli da corona (tra cui il Dom, 4.545 mt la montagna più alta della Svizzera) dove arrampicarsi d’estate, possenti sentinelle rocciose con decine e decine di km di piste e un ghiacciaio per sciare tutto l’anno.
- Ferienart Resort&Spa
- Il Ristorante Cäsars Ritz, per pranzi e cene gourmandise
Un luogo senza inquinamento, dall’aria pura e dal cielo terso al quale si può arrivare soltanto usufruendo di automobiline elettriche che fanno da navetta fino alla struttura alberghiera (lasciando le proprie vetture nell’apposito parcheggio che dista pochi minuti). Questo è uno spicchio di Svizzera eco sostenibile.
- Metro Alpin, la funicolare più alta del mondo
- Una delle automobiline elettriche del Resort FerienArt
Sostenibilità che si ritrova anche all’interno del FerienArt Resort Spa, un hotel lusso cinque stelle bio energetico e dai grandi camini alla Gaudì la cui sfida, da generazioni, è di essere tra i migliori del Vallese svizzero, 71 camere e suite attentamente arredate, il cui personale guidato dai Direttori Stefanie Gärtner e Josef Planzer, è capace di soddisfare un’accoglienza taylor made, regolando al meglio ogni esigenza.
- La tradizione svizzera della Fondue Chinoise
- La cappella dentro la grotta più grande del mondo Eispavillion
Saas-Fee e FerienArt possono vantare diversi ospiti famosi, tra gli altri Michelle Hunziker, Bill Murray, i reali inglesi, fino ad arrivare a George Michael del gruppo Wham che qui scelse di girare il video di Last Christmas, e siccome il trentesimo anniversario ricorre proprio in questi giorni dicembrini i locali mormorano che il cantante si farà rivedere in paese…
- George Michael a Saas-Fee
- Michelle Hunziker
Anche la cucina del FerienArt punta sul sostenibile, lo Chef Holger Schultheis per i suoi piatti gourmandise predilige i prodotti freschi seguendo con cura la stagionalità ed il km zero, per cui, in menu, tra le ricette speciali quali i Ravioli di ricotta di capra, non mancano quelle della tradizione regionale dove sperimentare gli autentici sapori svizzeri di una volta.
- Una delle camere
- Un angolo della Spa Paradia
Allo stesso modo nella Spa Paradia, dopo avere usufruito della piscina dove insolitamente trionfa un maestoso lampadario a gocce, del percorso Kneipp, della grotta di quarzo e delle saune, i trattamenti si avvalgono soprattutto di prodotti che ripercorrono le radici delle usanze svizzere, dalle erbe, ai fiori, alle pietre, molto in auge il bagno di fieno tiepido che rilascia una sensazione di relax a tutto il corpo.
- Saas-Fee, il Ristorante girevole più alto del mondo Three Sixty
- Speicher, le tradizionali cascine dove si conservava alimenti e fieno. Notare la cosiddetta pietra del topo (per tenerli fuori)
Le navette elettriche, costantemente fuori dal Resort, sono a disposizione dell’ospite per ogni eventuale spostamento. Con queste automobiline, più strette di 6 cm per aiutare il transito nelle viuzze, si raggiungono le funivie che portano in cima al comprensorio sciistico di Saas-Fee la cui fama, marmotte e stambecchi nello sfondo, sta passando di bocca in bocca per merito dell’Adrenalin Cup, l’amatissima novità che permette di avere in real time i tempi con i quali chiunque può cimentarsi per tornare a valle, non importa se con sci, snowboard, o slittino. Tutto il percorso è monitorato in presa diretta e le amene chiacchiere sulle prestazioni sportive sono all’ordine del giorno.
- La pizzeria italiana Del Ponte si trova dentro l’Hotel ed è molto apprezzata
- La piscina con il maestoso lampadario
Last but not least, Saas-Fee vanta addirittura tre primati. Eispavillion, la grotta più grande del mondo, Metro Alpin, la funicolare più alta del pianeta e Three Sixty, il ristorante girevole più alto dell’universo. Tutto a 3.500 metri di altitudine, affacciati su panorami che spaziano quasi infiniti e da cui intravedere persino le luci di Milano. Interessanti escursioni che si possono effettuare anche soltanto disponendo di un week end, ma che, già da sole, valgono la visita di questa parte di Svizzera ancora poco conosciuta, pur essendo a soli 73 km dal confine italiano.