Dalla capitale del Vietnam Hanoi alla romantica cittadina di Sapa, dove stiamo andando per trascorrere qualche giorno in completo relax dentro il lussuoso Victoria Sapa Resort, ci sono all’incirca 380 km di una strada impervia. Se non si vogliono affrontare ore in auto a passo d’uomo, tra strapiombi e curve, la maniera più comoda per arrivarci è quella di salire sul Victoria, un confortevole treno elegantemente arredato nello stile coloniale dal design francese e che porta lo stesso nome del Resort in quanto la proprietà è la medesima.

Per gli ospiti della struttura la vacanza inizia subito, prima della partenza, infatti, viene messa a disposizione una Vip Lounge dove ingannare l’attesa con un ottimo caffè espresso, uno spuntino, l’angolo biblioteca, il servizio lustrascarpe. E pare ci sarà presto anche la possibilità di prenotare un massaggio a bordo, fatto direttamente nella propria cabina (tutte ampie e con bagni spaziosi), basterà prenotarlo alla Spa del Resort. Dopo il fischio del treno, si sferraglia lentamente verso il Nord del Vietnam, un tragitto che durerà un pomeriggio ed una notte durante i quali dal finestrino sfilerà lo straordinario paesaggio vietnamita. Le immagini sono sublimi e riescono a conciliare, via via che si viaggia verso le Alpi del Tonchino, la bellezza della giungla con le risaie terrazzate patrimonio dell’Umanità e gli altrettanto irresistibili altopiani dai mille sentieri. Arrivare a Sapa all’indomani, equivale a calpestare le terre delle minoranze etniche Thai, H’Mong e Dao e a visitare, tra dorate risaie e piantagioni di tè, i tipici villaggi di Mai Chau e Tu Le costeggiando il fiume Nero, tutto all’ombra degli oltre 3.000 metri di Fansipan, la montagna più alta dell’Indocina.

Anche nel lusso dello chalet di montagna del Victoria Sapa Resort si annida la tradizione perché quest’area è il vero melting pot di tante diverse etnie, subito riconoscibili, oltre che per i differenti copricapo, per i colori e la fattura degli abiti che indossano. Una passeggiata in bicicletta tra le risaie, o la possibilità di fare la straordinaria esperienza nella quale dormire una notte nella Casa dei nativi, cenando con loro e godendosi uno spettacolo di danze popolari, sono soltanto alcune delle opportunità che vi verranno proposte. E anche nel Menù della Spa, grazie a due trattamenti derivanti dalle tradizioni indigene, si ritrova l’antico sapere delle etnie di minoranza del Nord del Vietnam. Il primo è il cosiddetto Bagno speciale di Sapa, ha una durata di 30 minuti ed è stato creato appositamente dalle donne dei Dao Rossi, uno dei gruppi etnici che più si prende cura della bellezza della propria pelle. Dentro l’acqua bollente vengono messe le erbe scelte di montagna che da millenni vengono raccolte dagli abitanti e che favoriscono l’apertura dei pori al fine di eliminare le cellule morte e le impurità. Dopo il bagno, tutto il corpo viene rinvigorito con un energico massaggio realizzato con una crema dal buon profumo che rende la pelle liscia e morbida come il velluto.

Il secondo trattamento, Nutrimento per Capelli, chiarisce già nel nome i motivi della scelta e trova le sue fondamenta nell’abitudine tutta femminile di prendersi cura del proprio cuoio capelluto, non è un caso infatti che ogni donna indigena vanti una splendida chioma con forti, lucenti e lunghissimi capelli. Il trattamento dura un’ora e ha più fasi. All’inizio la testa viene massaggiata totalmente con un impiastro a base di prodotti naturali. Dopo, per circa 30 minuti, viene coperta con degli asciugamani caldi che aiutano i principi attivi dell’impacco ad entrare in profondità nel fusto del capello, soltanto durante la fase di risciacquo il massaggio tornerà ad essere protagonista e coinvolgerà anche il collo e le spalle aiutando il relax e la circolazione del sangue. Una volta asciugati, i capelli risulteranno più morbidi e setosi. Le stesse nazioni vicine sono entrate all’interno del Centro Benessere influenzandone le tecniche, nei volti dei terapisti e delle massaggiatrici si riconoscono tratti somatici non solo vietnamiti, ma laotiani, birmani, cambogiani, cinesi e tailandesi, ed ognuno ha apportato al Centro la propria esperienza rendendo la proposta dei trattamenti decisamente varia, a maggior ragione considerando che siamo persi nel nulla in mezzo alle montagne vietnamite, a centinaia di chilometri dalla frenetica civiltà.

Tra gli altri massaggi più richiesti, il classico Thai, con l’abituale tecnica di applicazione di stretching e pressione sui punti in grado di bilanciare i canali energetici e la Riflessologia ai piedi, durante la quale in seguito ad una serie di micro stimolazioni puntiformi alle estremità inferiori, vengono identificati e stimolati tutti i meridiani del corpo aiutando l’individuo a rilasciare la tensione trattenuta.
Per le coppie, infine, è stata pensata addirittura un’intera giornata dal nome Intimate Indulgence, che include 3 ore e mezza di coccole con un bagno ai fiori freschi e tre diversi trattamenti fatti contemporaneamente di un’ora ognuno, massaggio corpo, massaggio viso e riflessologia ad entrambi i piedi, il tutto vissuto tra il calore del legno nella dolce atmosfera di una piccola dependance attrezzata con una sauna per due, lettini relax, bagno con grande vasca e, dove, a richiesta, si può anche pranzare terminando con il buonissimo caffè vietnamita dal retrogusto al cacao servito filtrato nel classico stile locale.