Cosa sia il Liberty oltre ad un insieme di decorazioni in stile floreale che, all’inizio dello scorso secolo, hanno abbellito facciate di case, mobili, oggetti, quadri e sculture, lo capirete proprio girando questa Mostra. Che rende Forlì capitale del Liberty.
- Altra opera in mostra
- Un’opera in mostra
- L’angelo della vita di Segantini
Chi cura le esposizioni dei Musei San Domenico di Forlì, ha il merito di riuscire ad individuare una tematica interessante, portando a frequentare le mostre anche coloro che non sono avvezzi ad andarci. Così è stato lo scorso anno per i miti e le ideologie del fascismo celebrati da vari artisti, così, considerato l’afflusso dei primi giorni, pare essere per Liberty. Un obiettivo ambizioso quello di realizzare una Grande mostra su questo stile che a fine secolo Ottocento fuori dall’Italia prese nomi diversi, da Art Nouveau in Francia e Belgio, a Jugendstil in Germania, fino a Modern Style nei paesi anglosassoni, obiettivo messo a segno dal Comitato scientifico (presieduto da Antonio Paolucci, con la curatela della mostra Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca, Alessandra Tiddia e Gianfranco Brunelli).
- Giorgio Kienerk, L’enigma umano, il dolore, il silenzio, il piacere
La tematica è stata sviluppata partendo dalla ricerca dei modelli lontani, nel Rinascimento e in Botticelli, ma anche inserendo il Liberty nei grandi movimenti europei del momento, una forza, quella dello stile floreale che riuscì a dialogare con le tante tecniche artistiche. Liberty quindi come pittura, scultura, arte decorativa, vetrate, mobili, oggetti d’arredo, manifesti e abiti. Un filo conduttore che accomuna tantissimi nomi, tra gli altri, Previati, Nomellini, Chini, Casorati, Balla, Boccioni, Bistolfi, Canonica, Mazzucotelli, Galileo Chini.
- Liberty, un arredo dell’epoca
- Galileo Chini, La Primavera Classica
Mentre la voce narrante vi accompagnerà grazie alla guida auricolare (gratuita), tutto fluirà meglio per merito della musica di Puccini, Mascagni e Ponchielli.
Stupendi i confronti europei messi a parete tra autori come Klimt, Adler, Moser, Tiffany, Klinger, Boecklin, Van Stuck, Morris presenti in mostra con opere attentamente selezionate.
- Ettore Tito, L’Amazzone
- Aracne di Carlo Stratta (particolare)
Anche questa mostra, come vuole l’imput della Fondazione forlivese, è “glocal” e dà conto del Liberty in Italia e delle sue connessioni internazionali collegando il movimento al territorio. Come dire, miriamo in alto restando nel calore di casa nostra.