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Ispeed

Alla fine degli anni ’90 lo svizzero Werner Stenghel ideava il Katun, il più lungo e veloce inverted coaster d’Europa. Oggi questo genio delle “attrazioni extreme” è tornato per stupirci e per superare se stesso un’altra volta.

Proprio lo scorso 20 giugno, nel parco divertimenti più spassoso d’Italia per gli amanti della velocità e delle altezze pericolose, è stata inaugurata una nuovissima attrazione, sempre figlia di Stenghel: Ispeed.

Quel giorno tantissimi appassionati sono accorsi a Mirabilandia, Ravenna, per essere lì quando veniva lanciato il primo giro.

Presente sul treno del primo lancio, il campione motociclistico Marco Simoncelli.

Il cielo, quel 20 giugno, era coperto da nuvoloni che hanno portato tanta pioggia, anche durante il piccolo show tenuto proprio davanti all’attrazione, con protagonisti stuntmen, ballerine ed una meravigliosa auto rossa e rombante.

Marco Simoncelli durante il primo giro su Ispeed

Marco Simoncelli durante il primo giro su Ispeed

Intanto, vicino al treno inaugurale, Marco Simoncelli aspettava di essere catapultato in aria da questa ferrovia stellare, insieme ad altri temerari e, come “compagna di sedile”, la telecamera che ha filmato il primo giro.

I 15 milioni di euro investiti per questa attrazione, ora ci regalano salite e discese emozionanti, per un totale di circa 1 km di lunghezza dei “binari” e 55 metri di altezza. E’ inoltre una novità assolutamente imperdibile il nuovo metodo di lancio, che sfrutta l’energia prodotta dai campi magnetici che si respingono per portare i “fortunati visitatori” ad una velocità che raggiunge, in certi tratti, anche i 120 km/h.

Ed è qui, che dopo avervi raccontato le caratteristiche dell’attrazione, posso dirvi, da quindicenne appassionata, che anche io ero sul vagone del primo giro. Penso sia inutile dire alle persone che, come me, vorrebbero costruirsene una simile in giardino, che l’emozione che si prova lassù è unica ed irripetibile. Penso sia invece dovere far sapere a tutti quelli che non si farebbero passare nemmeno dalla testa di salire sopra ad uno di questi mostri di metallo, che dovreste veramente provare… perché appena scesi, vorrete fare di nuovo la fila per duplicare la dose!

Per adesso, noi appassionati, oltre che a raggiungere questa meta assiduamente durante l’anno, possiamo solo limitarci a fare un appello al mitico ideatore, ricordandogli di non perdere tempo e di continuare a lasciare questi “piccoli” pezzi di sé nei migliori parchi divertimento del mondo!