«Ne ho fatte molte. Quando si fa cabaret nei locali accade di fare figuracce perché si prende sempre di mira qualcuno, per poi magari scoprire che ha dei difetti fisici gravi. Nei teatri, invece, non accade.

Una brutta figura che faccio in maniera corrente è quella di parlare male di qualcuno per scoprire alla fine del discorso che la persona con la quale stavo parlando è un parente o un caro amico».