Nel 1866 David Livingstone ha detto che Zanzibar “è un luogo dell’illusione, dove nulla è come appare”. Ma i ponfi delle zanzare sono uguali ovunque. Forse per questo, almeno idealmente, i zanzibarini ringraziano Laura Bush che nel 2004 ha introdotto le bombole per la disinfestazione contro le zanzare della malaria e ogni famiglia, anche la più povera, oggi possiede una zanzariera da mettere sopra il letto.

Gli hotel, più che mai da allora, ne hanno fatto un segno distintivo di design, sfruttando l’impatto esotico che le zanzariere hanno sui viaggiatori occidentali. Che siano letti a baldacchino o matrimoniali, fitte retine a maglia stretta vi custodiranno, facendovi sentire protetti dai ronzanti moschitos.

Siamo nell’Oceano Indiano, a sud del Sahara e pochi anni fa, nella capitale Stone Town, in seguito ad una raccolta di fondi per aiuti umanitari, dalla vicina Tanzania è arrivato in visita l’attore Will Smith con moglie, figli, amici e guardia del corpo.

La famiglia non è certo passata inosservata, non tanto perché è sbarcata qui con il canonico jet privato, quanto per il fatto che al loro seguito sono arrivate (pare direttamente da Dubai), addirittura 6 Porche Cayenne nuove fiammanti. Se l’obiettivo fosse girare uno spot non si è mai saputo, ma nonostante la combriccola si sia fermata solo 4 giorni, l’isola è stata strillata su un paio di riviste americane.

Zanzibar “è un luogo dell’illusione, dove nulla è come appare”, ma i ponfi delle zanzare sono uguali ovunque…

E la famiglia Vip è andata in prima pagina anche sul Zanzibar Leo, il giornale locale scritto in swahili. Al poliedrico attore sono piaciuti in particolare due dei piatti tradizionali del luogo, il polpo al cocco e il pesce al curry con anacardi.

Invece, Rafael Nadal, tra i migliori tennisti spagnoli, al cibo ha preferito altro. Si è dato al Bao, il gioco della tradizione zanzibarina che fa ammattire tanti turisti e che viene giocato anche per strada.

Qualche anno dopo, nel 2008, ad attrarre l’attenzione della stampa è stata una bellissima coppia italiana. Ilary e Totti in cerca di privacy hanno infatti riservato una suite presidenziale con sei stanze tutte per loro all’Hotel La Gemma Dell’Est (subito prima del Coral Reef, per capirci).

Una struttura di legno e vetro, architettonicamente ammirata per l’estesissimo macuti, il classico tetto zanzibarino che ne ricopre l’intera superficie in un’unica gettata.

Sebbene l’italica coppia sia sovente presa a riferimento anche per la loro bella unione, a Zanzibar, la storia d’amore più appassionante la leggiamo nel libro Memoir of An Arabian Princess.

A Will Smith sono piaciuti in particolare due dei piatti tradizionali del luogo, il polpo al cocco e il pesce al curry con anacardi

È accaduta nel 1860 tra Salme, l’allora figlia del Sultano e un mercante tedesco arrivato sull’isola per caso. Per la cronaca, Salme lasciò il suo impero dorato fuggendo con chi amava e per questo fu pressoché ripudiata dalla famiglia. Stone Town, infine, ha dato i natali a Freddy Mercury.

Nato qui nel 1946 da  una ricca famiglia che lo mandò a studiare in un collegio indiano già all’età di nove anni, pare che a Zanzibar Mercury sia rientrato sporadicamente. Comunque la sua casa è stata lo stesso trasformata in un negozio di souvenir a lui dedicati, in realtà sarà al Mercury’s Restaurant di Mizingani Road che i fan si potranno documentare con dovizia di particolari.