La bellezza senza tempo di Milly Carlucci

La bellezza senza tempo di Milly Carlucci

Shall-we dance? E’ negli Stati Uniti degli anni ’70 che parte il viaggio di Milly Carlucci, con la prima tappa del suo libro “Balla con me” (edito da Rizzoli) grazie al quale si gira il mondo a passo di danza. Due passi di liscio e quattro di fox trot, qualche mossa caraibica, dal samba alla rumba, fino ad uno scatenato rock ‘n’ roll.

«In quell’epoca ero a Los Angeles per motivi di studio – racconta la bella conduttrice Tv – e prendevo lezioni di danza sportiva da Murray, una catena che ha preso il nome dal maestro che le ha fondate. Avevo solo 23 anni e l’ho fatto per curiosità. Mai avrei pensato che un giorno questa esperienza mi sarebbe tornata utile con la trasmissione “Ballando con le Stelle”».

Mentre nel ballo si destreggia bene, con l’ABC di ogni viaggio, i bagagli, invece, fa molta fatica. «Non so farli, ed essendo paralizzata dall’idea di cosa portare, finisco per riempirli. La metà di quanto porto appresso sarà roba inutile, ed in più, mi mancherà sempre quello che ho lasciato a casa. Su questo punto litigo con mio marito, anche perché lui non sbaglia mai. Parte con una valigina e avrà tutto il necessario, mentre io con quattro valigione non avrò mai quello che mi serve».

Se fare le valigie la getta nel panico, nemmeno il rapporto con la partenza è rilassato. «Siamo i viaggiatori dell’ultimo minuto. E sono per lo più disorganizzata perché mio marito non vuole fare mai programmi. Ci siamo trovati molto spesso a cercare le partenze di voli per raggiungere una meta stra-gettonata, magari ai primi di agosto per partire due giorni dopo, quando non ci saremmo potuti riuscire nemmeno pagando il triplo».

Dove non è mai stata? «Mi manca tutto l’estremo Oriente. La cultura alimentare è talmente diversa da non avere avuto voglia di rischiare quando i nostri figli erano troppo piccoli. Subito dopo, mentre crescevano, siamo stati attratti da altre mete. Adesso che Patrick e Angelica hanno rispettivamente 14 e 21 anni, stiamo considerando quella parte del mondo».

Dove continua a tornare? «Io sto bene in montagna perché sono un’appassionata sciatrice. Ho fatto tutte le Alpi da sinistra a destra, da un versante all’altro, anche quello più estremo».

Cosa le regala la montagna che il mare non le dà? «Il senso dello spazio e del silenzio. Mi sento crescere dentro un sentimento che mi fa sentire espansa sul mondo. Divento più alta, più grande, più appagata della vita. Provo una soddisfazione di pienezza pacata».

(Milly Carlucci)