Non potevano che trovarsi vicini il calciatore Campione Del Mondo 2006 Luca Toni e Modena, la città dove Luca è cresciuto e che dista solo pochi chilometri da Pavullo nel Frignano suo paese di nascita. Entrambi, l’uomo e la città, vivono di andatura.

Luca Toni insieme a Fabio Grassi, l'anima del progetto che ha permesso all'Emilia Romagna di avere questo testimonial (Tutte le foto del servizio con Luca Toni sono state gentilmente concesse da Giorgio Salvatori)

Luca Toni insieme a Fabio Grassi, l'anima del progetto che ha permesso all'Emilia Romagna di avere questo testimonial (Tutte le foto del servizio con Luca Toni sono state gentilmente concesse da Giorgio Salvatori)

Da una parte la potenza. Luca Toni ha conquistato i tifosi a suon di gol e, dopo essere stato strappato alla Fiorentina con un ingaggio calcistico milionario, ora vive in Germania e gioca per il Bayern Monaco.

Dall’altra i cavalli (motoristici!). Modena si è conquistata di diritto il titolo di ‘motortown’ italiana, nemmeno Detroit ha tale fama visto che i più prestigiosi marchi sportivi, non solo Ferrari e Maserati, sono nati qui.

Ma per il particolare tessuto urbano e sociale a misura d’uomo, Modena non è certo una città da vivere di corsa, tantomeno con Luca Toni che, nell’insolita veste di guida turistica, ci porta tra i vicoli del centro storico di questo capoluogo di provincia, percorso Unesco dal 1997. Il Duomo, la Piazza Grande, la Torre Ghirlandina, tre punti di forza in pochi metri. “La Torre – ci racconta l’attaccante – è il simbolo della città e deve il nome alle balaustre che si attorcigliano nella guglia. Ora che vivo all’estero, appena torno e rivedo la piazza del Duomo con il suo magico gioco di chiaroscuri mi sento davvero a casa”.

E se i fasti del 1598, quando Modena era la capitale del Ducato d’Este, si colgono ancora nell’architettura del Palazzo Ducale e nelle divise senza grinze dei giovani cadetti dell’Accademia Militare che oggi vi ha sede, con l’evoluzione del gusto il rosso Ferrari si è unito a quello dell’aceto balsamico e delle altre eccellenze del territorio. Tutti i giorni, infatti, le bancarelle dell’attiguo piccolo mercato in stile Liberty di via Albinelli sono stracolme di ogni genere di golosità, dai classici prosciutti e formaggi Dop alle specialità del Nocino e degli amaretti morbidi modenesi. “In via Albinelli si trova anche la vecchia trattoria Aldina e non lontano c’è l’Hosteria Giusti un cult tra i locali – suggerisce Luca Toni -, ma se amate i bolliti, magari innaffiati da un buon bicchiere di Lambrusco, i migliori del territorio da oltre 50 anni si mangiano al ristorante Bianca”.

Non solo cibo però. I modenesi hanno a cuore il passato e ospitano le auto storiche con la stessa cura degli oggetti d’arte, per la gioia degli appassionati nelle gallerie private non mancano rari modelli del Tridente e del Cavallino. Ma anche l’originalità distingue questa gente. Giuseppe Panini, fondatore dell’omonima azienda ha donato alla città la sua collezione privata di figurine e ne ha fatto così la capitale mondiale di immaginette. Nelle grandi bacheche del Museo della Figurina in Palazzo Santa Margherita, ognuno potrà ritrovare il ‘celo/manca’ degli anni della fanciullezza. “Io ho avuto il piacere di vedermici ritratto e quella dei Mondiali di Calcio 2006 – ricorda Toni – è andata a ruba”.

Sgranocchiando le greppole, parti grasse del maiale essiccate e fritte come patatine, arriviamo davanti alla Premiata Salumeria Giusti. Nel suo genere è il più antico negozio d’Europa, ha servito il compositore Gioacchino Rossini, e, in epoche recenti, Luciano Pavarotti, modenese doc al quale, dopo la scomparsa, è stato intitolato il Teatro Comunale.

Davanti alla bottega, intanto, arrivano dei tifosi e mentre Modena accogliente si accende delle prime calde luci notturne salutiamo Luca Toni. Lo aspettano gli autografi e l’affetto dei fan.