“Conquest of Paradise”. Molto gira anche attorno all’emozione che questa musica di Vangelis regala ogni volta che vengono issate le vele.

Siamo su un veliero della Star Clippers in navigazione nelle Antille, tra le più esclusive isole dei Caraibi e mentre ci si guarda attorno magnificati dalla bellezza dei luoghi il motivo che ci accompagna è epico con quello sfondo di parole simil latine che si allargano dalle orecchie al cuore, “In no-re-mi per_ i-pe, in no-re-mi co-ra, ti-ra-mi-ne per_ i-to, ne dooo-mi-na”…

Se non bastasse la suggestiva imbarcazione nella quale siamo appena saliti a bordo, con questo sottofondo i Caraibi non possono che restare per sempre nell’anima.

E via via che il sole si profila lontano all’orizzonte pronto a tuffarsi in acqua per favorire la prima notte, gli ospiti in arrivo da ogni parte del mondo si conoscono già tutti.

Il sogno è iniziato e si capisce subito che la crociera sarà indimenticabile.
E il valore aggiunto sarà sempre lui, il veliero Star Flyer che non pare subire il passaggio dei tempi moderni nonostante sfrutti le più avanzate tecniche di navigazione.

Con il trascorrere dei giorni, decine di interessanti proposte ci regalano sguardi inediti sulle destinazioni. Si parte da St Marteen, il territorio abitato più piccolo del mondo ad essere diviso tra due Stati (olandese e francese), dove tra le visite più divertenti c’è quella alla frequentatissima Maho Beach in cui la vera occupazione resta capire quando sono in arrivo i voli per portarsi a casa un selfie con un aereo appena alle spalle, tanto sono bassi i velivoli in fase di atterraggio al Princess Juliana, uno degli aeroporti internazionali più pericolosi del pianeta che vede l’inizio della pista a soli 5 metri dalla spiaggia.

Invece, quando ci si ferma in rada davanti alla nazione insulare di St Kitts and Nevis ci viene incontro tra il resto la storia degli ebrei che qui hanno portato nuove tecnologie per la produzione dello zucchero, ed i cui avi sono quasi tutti di nome Cohen e sono sepolti nel piccolo cimitero di Charlestown, una cittadina dove non perdersi nemmeno la visita al museo casa di Alexander Hamilton, tra i padri fondatori degli Stati Uniti.

Quando si riparte sempre vengono issate le vele al ritmo di Vangelis e si naviga nel fruscio del vento e dell’acqua spostandoci dal ponte della piscina dove si assiste a tramonti sfumati a quello dove i barman servono cocktail deliziosi e dedicati ogni giorno alla nazione che ci ospita.

Ma se il mare caraibico, con le sue spiagge coralline, vulcaniche, di sabbia bianca o nera, pare sempre il medesimo perché offre colori in sfumatura dal verde all’azzurro cristallino, piuttosto che dal blu petrolio al quasi bianco trasparente, sarà l’arcipelago guadalupiano Îles des Saintes, assieme all’isola di Saint-Barthélemy a trasudare espressamente eleganza e ricchezza, non a caso sono i luoghi maggiormente presi d’assalto per chi desidera fare shopping di marchi stellari.

I porti, in particolare a Gustavia (St Barts) risultano affollati di lussuosi yacht e per la gioia dei viaggiatori risale in superficie anche The Yellow Submarine. Aggiungendo che a Saint Barthélemy negli anni hanno preso casa nomi blasonati quali i Ford, i Rothschild e i Rockefeller, non serve dire di più.

Le isole nazioni quali Dominica, ma anche Antigua e Barbuda, ci emozionano nuovamente. Nella prima la folta vegetazione nasconde terme naturali e un lago bollente; nella seconda, una volta rivissute le atmosfere piratesche di English Harbour scoprendo nel vicino Dockyard Museum la vita del famoso Ammiraglio Orazio Nelson acerrimo nemico di Napoleone, ci interessa arrivare alla capitale St John’s incuriositi anche dalla cattedrale The Divine non cristiana che presenta l’interno a forma di nave rovesciata.

Rientrando a bordo non ci perdiamo nemmeno l’assaggio del tradizionale ducuna, una specie di raviolo di patate dolci grattuggiate assieme a farina e spezie.

Appena fuori dalla vivacità dei porti, di rientro dalle escursioni ci attende ancorato il nostro veliero pronto a coccolarci con proposte gastronomiche degne di un’alta cucina, ricette ogni giorno diverse, di qualità eccellente supervisionate dal bravissimo Chef Rodelio, forse il più applaudito nella serata di gala.

Mentre il sogno si stempera verso la destinazione finale, prima dell’ultimo porto si va di bolina e il veliero conquista l’attenzione di chiunque ci affianchi, in particolare diventa un trionfo quando si naviga di babordo appaiati al veliero fratello Royal Clipper che con tutte le vele al vento, come uno specchio, ci permette di capire le ragioni di così tanta ammirazione generale ricevuta dalle imbarcazioni incontrate durante la crociera.

Un’esperienza intima, quasi privata, una casa di mare indimenticabile.